Museo Nicolis: più che un classico museo, un moderno contenitore di cultura dell’automobile.
“Poche invenzioni hanno accompagnato l’evoluzione della società come l’automobile, il mezzo di trasporto per eccellenza. La sua storia racconta la storia dell’uomo, delle sue conquiste, delle sue battaglie, della formidabile corsa alla modernizzazione che ha segnato il XIX e il XX secolo.”
È questa l’introduzione del sito web del Museo Nicolis, una grande collezione privata aperta al pubblico, creata dall’imprenditore veronese Luciano Nicolis. Il fondatore del Gruppo Lamacart negli anni ha raccolto una grande collezione di automobili, motocicli e biciclette d’epoca di tutto il mondo all’interno di un moderno edificio in vetro e acciaio. Ma le sue collezioni non si fermavano solo al mondo delle quattro e delle due ruote, infatti all’intero del museo sono raccolti numerosi strumenti musicali, macchine per scrivere e oggetti dell’ingegno che ben rappresentano l’evoluzione tecnologica degli ultimi due secoli.
L’ingresso del museo è dominato dalla scultura in bronzo a dimensioni reali di una Cottereau d’inizio secolo con i suoi occupanti, e dalla scala a chiocciola con struttura d’acciaio, che attira lo sguardo e la curiosità verso i piani superiori. Sulla destra si apre un’area espositiva destinata a mostre tematiche, incontri culturali ed eventi, dove sono conservate le auto più recenti: Ferrari, Lamborghini, Rolls-Royce e una rara Lancia 037, campione del mondo Rally 1983 con i colori Martini.
L’ideatore di questo progetto culturale è Luciano Nicolis: un imprenditore di successo, un cosiddetto self made man, che ha iniziato a lavorare da molto giovane, raccogliendo carta da macero. In pochi anni, grazie al sostegno della sua famiglia alla quale è riuscito a trasmettere la stessa passione, ha saputo dar vita a una grande impresa, che oggi raccoglie, trasporta e smaltisce carta e dà occupazione a centinaia di persone e opera nei mercati internazionali.
Luciano Nicolis, scomparso nel 2012, è stato anche un appassionato di meccanica e, da bambino, aveva sviluppato un talento speciale per l’utilizzo di macchinari e ingranaggi, imparando a montare, smontare, mettere in moto e ricostruire.
Una passione che ha affascinato Enrico Della Picca, titolare di Carr Service, il quale lo ha sempre stimato molto, sia come uomo che come imprenditore. È proprio questa loro “affinità” che nel 2014 ha portato Carr Service ad organizzare i festeggiamenti per i 30 anni di attività proprio all’interno del museo. Un insieme di rispetto, ammirazione e stima.