NON SIETE MAI STATI AL MUSEO DELL’AUTOMOBILE DI TORINO?
Con il rinnovamento terminato nel 2011, il museo è diventato un pit stop immancabile nel viaggio nel mondo dei motori: contemporaneo, avveniristico, ricco di interattività, conduce nell’evoluzione dell’auto, da un precursore del moto meccanico come Leonardo, all’ibrido, dalle utilitarie al superlusso, dai fuoristrada alle auto da corsa.
Nel 2013 il quotidiano inglese The Times lo ha inserito nella classifica dei 50 migliori musei del mondo e vanta una delle collezioni più rare ed interessanti nel suo genere, quasi 200 automobili originali, dalla metà dell’800 ai giorni nostri, di oltre ottanta marche diverse, provenienti dall’Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Olanda, Spagna, Polonia e Stati Uniti.
Oggi, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali, alla rete Wi-Fi aperta e gratuita e ad una app dedicata, il Mauto mette a disposizione dei visitatori un patrimonio di approfondimenti storici, immagini d’archivio, schede tecniche sulle vetture e sui carrozzieri, consultabili durante la visita, attraverso smartphone personali, totem multimediali o Ipad in dotazione.
Il percorso espositivo, su tre piani, è costellato dei modelli che hanno fatto la storia dell’auto, con interessanti approfondimenti: dalla sala “Sinfonia Meccanica”, alla scoperta dei pezzi che stanno sotto il vestito di una vettura, alla sala “Metamorfosi”, che mostra il processo di costruzione. Per arrivare al design e all’emozionante mondo delle competizioni: le auto da corsa della collezione di tutte le epoche (Fiat, Bugatti, Ferrari, Alfa Romeno, Dragster, Maserati, Aquila Italiana, Itala, Monaco Trossi, Tarf, Mercedes Benz, Lancia, Nibbio) si ritrovano tutte insieme in una “pista” espositiva che ripercorre la storia.
La collezione del Museo dell’Automobile è talmente ricca che non tutte le vetture trovano
posto nel percorso espositivo: sono però visitabili (su prenotazione) nello spazio Open Garage, che prossimamente accoglierà anche l’officina e la scuola di restauro.
Il Mauto, riorganizzato oggi in chiave avveniristica, è in realtà uno dei più antichi musei dell’automobile del mondo, nato nel 1932 da un’idea di due pionieri del motorismo nazionale, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia (primo Presidente dell’Automobile Club di Torino e tra i fondatori della Fiat). Un luogo in grado di entusiasmare e trasmettere passione sia agli esperti di motori, sia a un pubblico generalista che voglia saperne più sullo status symbol che ha cambiato la nostra quotidianità.